Siti Unesco in Sicilia
Siti Unesco in Sicilia
UNESCO è un’acronimo e sta per “United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization", che in italiano viene tradotto con “Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura".
Una delle principali missioni dell'UNESCO è "L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo"
In Sicilia abbiamo 7 SITI UNESCO:
1) Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale (Iscritto alla Lista Unesco nel 2015)
lI bene UNESCO comprende: Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale (Palermo) e il duomo di Cefalù e di Monreale
2) Area Archeologica di Agrigento (Iscritto alla lista Unesco nel 1997):
Fondata come colonia greca nel 6 ° secolo AC, Agrigento divenne una delle città più importanti del mondo mediterraneo. La sua supremazia e l’orgoglio sono dimostrati dai resti dei magnifici templi dorici che dominano l’antica città, gran parte dei quali si trovano ancora intatti, nascosti sotto i campi e i frutteti di oggi. Aree scavate selezionate gettano luce sulla più tarda città ellenistica e romana e le pratiche di sepoltura dei suoi primi abitanti cristiani.
3) Monte Etna (Iscritto alla lista Unesco nel 2013):
L’Etna è un sito iconico che comprende 19,237 ettari disabitati sulla parte più alta del Monte Etna, sulla costa orientale della Sicilia. L’Etna è la montagna più alta dell’isola e tra i vulcani più attivi del mondo. La storia eruttiva del vulcano può essere fatta risalire 500.000 anni e almeno 2.700 anni di questa attività è stata documentata. L’attività eruttiva quasi continua del Monte Etna continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra. Il vulcano supporta anche importanti ecosistemi terrestri tra cui flora e fauna endemiche e la sua attività lo rende un laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici. La vasta gamma di caratteristiche vulcaniche: crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava e la depressione Valle de Bove hanno reso il sito una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza del tema.
4) Villa Romana del Casale (Iscritto alla lista Unesco nel 1997):
Lo sfruttamento romano della campagna è simboleggiato dalla Villa Romana del Casale (in Sicilia), al centro della grande tenuta su cui si basava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente. La villa è una delle più lussuose del suo genere. È particolarmente degna di nota per la ricchezza e la qualità dei mosaici che decorano quasi ogni stanza; essi sono i migliori mosaici in situ in qualsiasi parte del mondo romano.
5) Le Città tardo Barocche del Val di Noto (Iscritte alla lista Unesco nel 2002):
Le otto città della Sicilia sud-orientale: Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli, sono state tutte ricostruite dopo il 1693 accanto o nell’area di città esistenti al momento del terremoto che ha avuto luogo in quell’anno. Rappresentano un notevole impegno collettivo, effettuato con successo ad un alto livello di realizzazione architettonica e artistica. Rientrano nello stile tardo barocco del tempo, rappresentano anche le innovazioni distintive dell’urbanistica ed edilizia urbana. Questo gruppo di città nella Sicilia sud-orientale forniscono una testimonianza eccezionale del genio esuberante dell’arte tardo barocca.
6) Siracusa e le Necropoli di Pantalica (Iscritte alla lista Unesco nel 2005):
ll sito si compone di due elementi separati, contenente vestigia importanti di epoca greca e romana: la Necropoli di Pantalica contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra, la maggior parte delle quali sono datate dal 13° al 7° secolo AC. Anche vestigia di epoca bizantina restano nella zona, in particolare le fondamenta del Anaktoron (Palazzo del Principe). L’altra parte della proprietà, l’antica Siracusa, comprende il nucleo di fondazione della città, come Ortigia dai Greci di Corinto nel 8° secolo AC. Il sito della città, che Cicerone descrisse come “la più grande città greca e la più bella di tutte”, conserva vestigia come il Tempio di Atena (5° secolo AC, poi trasformato per servire come cattedrale), un teatro greco, un anfiteatro romano, un forte e altro ancora. Molti resti testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati dagli arabo-musulmani, i Normanni, Federico II di Hohenstaufen (1197-1250), gli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie. Il centro storico di Siracusa offre una testimonianza unica per lo sviluppo della civiltà mediterranea negli ultimi tre millenni.
7) Isole Eolie (Iscritte alla lista Unesco nel 2000):
Le Isole Eolie offrono un record eccezionale di costruzione e distruzione vulcanica, e di fenomeni vulcanici. Studiate dal 18° secolo, le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (Vulcaniane e stromboliane) e, quindi, hanno un posto di rilievo nella formazione dei geologi da più di 200 anni. Il sito continua ad arricchire il campo della vulcanologia.